Economista americano. Tra i fondatori della moderna economia e massimo
economista scientifico americano.
F. fu per quasi quarant'anni professore
nell'università di Yale (1898-1935) e direttore della "Yale Review"
(1896-1910). Matematico per preparazione, insegnò per qualche tempo anche
astronomia e si dedicò a varie attività scientifiche e sociali
battendosi, tra l'altro, per lo sviluppo dell'igiene e propugnando condizioni
ambientali e sociali tali da assicurare il benessere fisico e morale della
popolazione. Nell'ambito della ricerca economica diede notevole contributo alla
teoria della statistica.
F. è l'economista che ha dato il
più cospicuo contributo alla dottrina monetaria, soprattutto per quanto
riguarda la stabilizzazione del potere d'acquisto della moneta. Rifacendosi alla
tradizione monetaria inglese,
F. sostiene (teoria del
dollaro
compensato) che occorre cambiare il quantitativo di oro contenuto
nell'unità monetaria in relazione proporzionale alle variazioni del
livello generale del prezzo e mantenere una riserva di copertura aurea eguale
sempre al cento per cento dell'ammontare della moneta in circolazione. Egli si
occupò inoltre dei più vari problemi economici, intervenendo con
elaborazioni originali sui problemi dell'utilità marginale, sull'analisi
della curva di indifferenza, sulla teoria del capitale e del processo
capitalistico, dell'interesse, della contabilità, sull'efficienza
marginale, ecc. Tra le opere:
La natura del capitale e del reddito, 1906;
Il potere d'acquisto della moneta, 1911;
La teoria dell'interesse,
1930;
Moneta stabile, 1936 (Saugerties, New York 1867 - New York
1947).